Povera umanità, prigioniera della sua stessa miseria, avvolta in una materialità che la condanna all'incomprensione ed al silenzio dell'empatia.
Il disagio di un nulla di fatto che si ripete nella storia, con una ricorrenza preoccupante.
Il disagio di una ricorrenza dell'imbecillità, di questa madre di cretini sempre incinta, ma che qualcuno continua ad ingravidare.
Per molti quello che abbiamo intorno è una conquista, a me appare come una lunga strada verso il degrado, fatta di scelte sbagliate che portano ad altre persino peggiori.
Siamo imprigionati in una falsa immagine che definiamo tecnologia e scienza, ma che in realtà, con la sua artificiosità, con la sua incompatibilità ci sta portando verso un gigantesco buco nero.
brusa