Stralci...
«... A farci soffrire è la nostra incapacità di accettare la morte. Troppo spesso consideriamo la morte come qualcosa che a noi non accadrà; in realtà, si nasce soli e si muore soli e, un giorno, tutti noi abbandoneremo la dimensione terrena. L'accettazione della morte potrebbe diventare un ulteriore elemento di forza che ci aiuterà ad accettare la nostra stessa morte...»
«... Noi non siamo sulla Terra per soffrire e la morte e le prove non sono castighi bensì una forza propulsiva che ci permette d avanzare e di accedere a un livello superiore, finchè non lo avremo capito rimarremo confinati ai livelli inferiori, aggrappandoci alle fotografie, ai ricordi, al passato e a quella mente che ripete all'infinito il solito ritornello: 'Dio mio, quanto sono disgraziato!'
Il giorno in cui comprenderemo che la vera illusione è nella materia e non nella morte, saremo liberi: accettando la morte, potremo realizzare pienamente noi stessi!
Potremo utilizzare questa forza per vivere con gli altri, per prepararci al nostro futuro abbandono della dimensione terrena poichè ormai lo abbiamo accettato, ma vivendo appieno il momento presente.
Per poter essere autentici, dobbiamo anche accettare la rabbia e l'odio che ci capita di provare. Non esiste nulla di più terribile di reprimere questi sentimenti. Per quanto ci sforziamo di pensare 'non devo' rimangono ben nascosti dentro di noi...